giovedì 28 luglio 2011

italia - marina di massa / grecia - corfù

Giovedì 21 Luglio

Come sempre siamo agli sgoccioli con il tempo, la barca è ancora sull'invaso nel marina di Massa e le vacanze inizieranno tra pochi giorni... la famiglia di Aimaro arriverà a Corfù giovedi 28 Luglio in aereoplano. I vari impegni lavorativi ci hanno obbligato a rimandare più volte il trasferimento e ora bisogna partire di corsa sperando in un meteo favorevole. Abbiamo tracciato la rotta più diretta possibile e le miglia da percorrere sono circa 720, calcolando una media di 5 nodi impiegheremo 6 giorni non stop, se riuscissimo a farla a 6 nodi ne basterebbero 5, in teoria possiamo farcela!



La partenza è programmata per la sera di giovedì, Aimaro, Francesco e Pietro sono al lavoro dal mattino per mettere la barca in acqua, armarla e soprattutto pulirla bene! Ai lavori previsti si sommano quelli imprevisti, l'entusiasmo dell'imminente partenza si tramuta in sudore e stanchezza, Matteo è ancora a Milano, non è riuscito a liberarsi e si presenterà, con la cambusa, solo verso le 19. La previsione meteo dice venti da sud e cielo coperto, bolina almeno fino all'Elba, vento sui 20 nodi e mare ben formato. Decidiamo, di comune accordo, di dormire a Massa e partire la mattina di venerdì più riposati. Classica cenetta al ristorante La Tuga e dormitone con risacca.


Venerdì 22 Luglio ore 07:00

Partiamo!!! Il cielo è grigio e scende una leggera piogga, il vento da sud sud ovest soffia a 15/20 nodi come da previsione. Issiamo randa piena, genoa e lasciamo il porto con un bordo quasi piatto verso ovest per raggiungere il largo, dopo circa due ore viriamo e iniziamo a scendere verso sud. Al largo il vento si stabilizza da sud ovest, il cielo si pulisce e piano piano allarghiamo la bolina riuscendo a navigare in rotta verso il canale di Piombino. Il grigiore del mattino è un lontano ricordo, sembra estate...


La navigazione prosegue senza sorprese, cuciniamo, organizziamo i turni, controlliamo il meteo, dormiamo. Insomma cerchiamo di prendere il ritmo del mare... La sera verso le 20 arriviamo davanti al canale di Piombino, il vento cala, il mare è tranquillo, ceniamo e controlliamo le previsioni: avvisano che dovrebbe entrare il maestrale verso il pomeriggio di sabato! nella mattinata invece è previsto ancora vento da sud sud ovest. La notte tra venerdì e sabato è caratterizzata da continui salti di vento, probabilmente siamo troppo sotto costa, Aimaro e Pietro lavorano incessantemente sulle vele fino a quando accendono il motore, non possiamo permetterci di navigare sotto i 5 nodi. Proseguiamo a vela e motore ma al traverso del Giglio improvvisamente si spegne! sono le 4 di notte, piove, le facce assonnate e preoccupate comunicano bene l'umore presente a bordo. Issiamo il genoa e cerchiamo di tenere rotta verso sud per uscire dal canale tra Orbetello e il Giglio. Aimaro con la pila in fronte si prodiga in uno spurgo del circuito di alimentazione e il motore riparte, ci sentiamo sollevati ma comprendiamo di avere il serbatoio non troppo pulito.


Sabato 23 Luglio

Sono le 6 del mattino di sabato, l'alba mostra nuovamente un cielo grigio e la pioggia va e viene, il vento come da previsione si stabilizza da sud ovest, di nuovo bolina, a riva randa con una mano e genoa. Comunque siamo in rotta la vmg è pari alla velocità della barca, non possiamo lamentarci.









Come previsto scendendo a sud il vento ruota a ovest rendendo l'andatura più veloce e piacevole infine nel pomeriggio arriva il tanto atteso maestrale!



A riva abbiamo randa e genoa, siamo tentati di dare tela ma il nuovo bollettino avvisa di venti fino a 35 nodi, attendiamo e osserviamo. La notte si avvicina, non vogliamo trovarci a fare manovre rischiose, a parte Aimaro che ha difficoltà solo a terra... sia Matteo che Pietro conoscono i loro limiti e Francesco, il figlio di Aimaro ha 11 anni. La notte passerà senza sorprese, il vento rimane tra i 18 e 23 nodi, navighiamo sereni tra gli 8 e 10 nodi.


Domenica 24 Luglio

Il vento e il mare aumentano mentre continuiamo a scendere verso le Eolie, ci sono 27 nodi  da ovest nord ovest, vorremmo tenere Stromboli a dritta ma abbiamo una rotta decisamente più larga, se proseguiamo così arriveremo a Salina. Andiamo veloci e contiamo su una rotazione del vento, la vmg dice che possiamo aspettare per strambare. Le onde diventano sempre più grandi e si distendono, sembra di stare in oceano. Il G35 al lasco è entusiasmante, aiutato dal mare ci regala stupende emozioni, le velocità è costantemente sopra i 12 nodi e ci divertiamo  sulle onde per lanciarla il più veloce possibile. Aimaro, dall'alto della sua esperienza, sostiene che siamo sottovelati "in regata ci stava lo spi e randa piena!" dice, l'equipaggio alza gli occhi perplesso e considera il commento esagerato ma dopo un paio di turni al timone comprende, il comandante ha ragione, abbiamo margine.

Per onor di cronaca un paio di numeri:
nel pomeriggio di Domenica, con randa una mano e genoa, planavamo sulle onde a 14 nodi con saltuarie punte a 15 e in due occasioni a 16.6!!!


Onda dopo onda ecco che sull'orizzonte compaione le Eolie, come previsto dirigiamo tra Salina e Filicudi... di strambare ancora non se ne parla e così decidiamo di passare sul lato ovest di Salina e cambiare mura sotto vento. Il sole sta tramontando, è ora di accendere il motore e caricare bene le batterie ma il quadro motore non si attiva, tutto tace.



Ragioniamo un attimo e dopo aver pasticciato con qualche relè chiamiamo il nostro supporto a terra (grazie Jons!) e avviamo il motore facendo ponte dal cavo positivo all'attuatore sul motorino di avviamento. Il problema motore è stato risolto brillantemente ma purtroppo rimane quello delle batterie, non abbiamo calcolato che con il quadro motore spento non si chiude il circuito e quindi le stesse restano isolate. Non abbiamo alternative, bisogna fermarsi... chiamiamo il marina di Salina, avvisiamo del nostro arrivo e chiediamo il supporto di un elettricista per la mattina di lunedì. La delusione per l'interruzione del trasferimento, che volevamo fare senza soste, viene cancellata da una buona cenetta a Salina.


Lunedì 25 Luglio

L'elettricista arriva puntuale alle 10, durante l'attesa, per non consumare inutilmente la cambusa ci concediamo: granita al caffe con panna, brioche etc etc. Mentre cerchiamo le cause del guasto elettrico in porto soffiano raffiche a 30 nodi che rendono impossibile l'uscita, speriamo diminuisca. L'elettricista, competente e veloce risolve facilmente, alla fine è colpa di una spina sul motore che assomiglia ad una presa scart, le vibrazioni interrompono il contatto. L'inverno prossimo quando sbarcheremo il motore per un tagliando decennale cercheremo di risolvere questo problema all'origine fissando ad una paratia il supporto della presa. Sono le 12 il vento è calato e possiamo partire verso Capo Peloro e il canale di Messina. Impiegheremo tutta la giornata e solo a sera inoltrata riprenderemo a navigare come si deve. Le previsioni per lo Ionio danno vento da Ovest in diminuzione costante per la giornata di martedì e da mercoledì solo brezze, dobbiamo correre. La sosta a Salina ci ha fatto perdere il treno. Come qualcuno di nostra conoscenza ama ripetere: "Mai fermarsi con il vento a favore..."






Martedì 26 Luglio

come da previsione (Lamma rete Toscana non sbaglia) proseguiamo con randa e spi, la giornata passa tra letture, spuntini e pisolini mentre il pilota automatico lavora. La notte di martedì è incantevole, il momento perfetto di questo trasferimento, siamo in mezzo allo Ionio sotto spi con il cielo pieno di stelle, la vita di terra è lontana molte più miglia di quelle percorse, l'equipaggio in pozzetto racconta aneddoti e progetta viaggi (caraibi 2015, lo scrivo perchè ne rimanga memoria), musica e via lattea osservata attraverso un bicchiere di whisky completano la magia.


Mecoledì 27 Luglio



Navigazione a motore.
Siamo in una bolla di alta pressione, il mare è immobile, ci fermiamo per un bagno e poi inseguiamo l'ombra continuando ognuno nel proprio mondo a leggere, mangiare e dormire. Solo nel pomeriggio spegneremo il motore. Appena compare Corfù torna il vento, issiamo lo spi e via dritti verso la punta a sud.





Scapoliamo verso le 19 e orziamo per una bolina verso nord che teniamo fino a quando il vento cala. Ora non resta che accendere il motore e trascinarsi al Marina di Gouvia dove entreremo alle 22:00 ora italiana. Tempi rispettati! abbiamo addirittura una giornata per sistemare la barca. Domani in serata arriverà la famiglia di Aimaro mentre nel pomeriggio Pietro e Matteo torneranno in volo a Milano. Venerdì si lavora...



I numeri:
calcolando la deviazione sulla rotta stabilita possiamo stimare di avere percorso circa 780M da venerdì mattina alle 7 a mercoledì sera alle 22. 135 ore dalle quali dobbiamo sottrarre la fermata a Salina di circa 17 ore. Da ciò risulta che abbiamo navigato 118 ore / 780M = 6,6 nodi di media, in mediterraneo con un 35 piedi crediamo sia un buon risultato!